Questo progetto, presentato al Kingpins Show di Amsterdam, ha visto trasformarsi tessuti denim in opere d’arte mozzafiato utilizzando le tecnologie di finissaggio eco-friendly Tonello.
La sostenibilità è stata prioritaria, con fibre come TENCEL™ e Circulose, insieme a prodotti chimici accreditati Bluesign e processi senza utilizzo di acqua. Il progetto non solo ha presentato 70 opere d’arte, ma ha anche dato vita a una mini collezione prodotta da Endrime Studio.
Con background artistici, cinematografici e di design, i collaboratori hanno applicato la loro visione creativa al denim, dando vita a una fusione unica di stile e sostenibilità.
Mohsin Sajid di Endrime si è riunito con tutto il team per approfondire il progetto e le intuizioni acquisite lungo il percorso di realizzazione.

Alice, quanto ami l'arte e la tecnologia?
Alice: Amo la connessione tra arte e tecnologia e ciò che possiamo creare con quest’ultima. Le persone tendono comunemente a pensare che possiamo utilizzare una macchina laser o una lavatrice solo per lavare un paio di jeans, ma credo fermamente che possiamo fare molto di più. Con il giusto designer, possiamo creare un vero e proprio capolavoro.
Sadia e Kelly, siete entrambe artiste. Quanto siete entusiaste di fare un progetto come questo?
Sadia: Ho adorato l’idea di unire tecnologia e arte nello stesso spazio: avere idee improvvisate e poterle testare sul campo è davvero eccitante. Inoltre Alice ha gentilmente invitato me e Kelly a sviluppare il progetto nel Centro R&D Tonello. È stato davvero fantastico! Penso che i nostri stili siano davvero interessanti: quello di Kelly è molto testurizzato e pittorico, mentre il mio è un po’ più dettagliato. L’insieme è decisamente interessante.
Kelly: Anch’io sono appassionata di design tipografico, quindi penso che unire tutti questi elementi sia stato davvero divertente! È stata un’esperienza incredibile per me. Ho sempre disegnato grafiche e stampe per abbigliamento, ma questa esperienza mi ha aperto gli occhi sulle possibilità di ciò che si può fare. Come ha detto Sadia, abbiamo entrambe stili molto diversi e vedere ciò traslato sui tessuti grazie alla tecnologia è stato incredibile.
Voi due siete amiche, vi rispettate da molti anni e avete fatto molti progetti insieme. Ma questa è la prima volta che collaborate su un progetto artisticamente. Quanto è stato eccitante?
Sadia: È stato troppo emozionante! Abbiamo entrambe stili davvero diversi, ma vedere che si fondono perfettamente assieme è stato super! Non avevamo mai lavorato su un progetto del genere e mi è piaciuto tantissimo. Penso che questa sia stata la vetrina perfetta per noi.
Come è stato lavorare con il team di Tonello?
Kelly: Personalmente, non avrei imparato nulla se non fosse stato per il team di Tonello. Letteralmente. Ci hanno insegnato diverse tecniche, cosa funziona e cosa non funziona. Senza di loro, non avremmo potuto fare nulla di sostenibile. L’intero team Tonello è veramente accogliente e abbiamo adorato stare in loro compagnia, così come vedere quanta cura si siano presi di noi.
Come è nato il nome SAKE?
Sadia: Il titolo del progetto è nato dalla fusione del mio nome e di quello di Kelly: SAKE. E SAKE significa “per lo scopo di fare qualcosa“. Tutte le nostre tecniche e i lavaggi sono stati realizzati in modo sostenibile, senza l’utilizzo di sostanze chimiche aggressive, utilizzando tecnologie laser e ozono Tonello. Tonello è un luogo dove i sogni si avverano, dove tutti sono estremamente accoglienti. Qui, abbiamo sentito il calore e l’ospitalità italiana, per davvero.
Kelly: Mi sembra che mi abbiano adottato! Entrambe vorremmo trasferirci qui 🙂
Quali erano i temi del progetto SAKE?
Kelly: Appena questo progetto è nato, io e Sadia abbiamo iniziato a creare delle moodboard. Abbiamo raccolto immagini che avevano un significato per noi. E da quelle moodboard, abbiamo creato piccole storie, lavorandoci insieme e separatamente.
Abbiamo iniziato con un tema sul mare che è da sempre, per me, fonte di tranquillità. E per Sadia, simbolo di mindfulness. Quindi abbiamo iniziato da quello, realizzando alcune foto e grafiche ed elaborandole assieme, da remoto. E poi ci siamo incontrate, sviluppando il nostro processo insieme. Ciascuna di noi ha sperimentato con tutte le macchine e poi abbiamo messo assieme tecniche e idee a modo nostro: è stato davvero divertente!
Sadia, i tuoi disegni appaiono molto dettagliati nel progetto SAKE. Come è stato disegnare in miniatura? Sei rimasta sorpresa da quanto bene è stato riprodotto con la tecnologia?
Sadia: Ho avuto la possibilità di sperimentare con il THE Laser Lab, che è stato più che perfetto per i disegni in miniatura che ho realizzato. È molto emozionante lavorare con questa macchina. Il mio stile di lavoro è fatto di linee molto sottili che di solito riproduco con penne a punta fina, ma THE Laser Lab è stato in grado di evidenziare tutti quei dettagli sottili, che pensavo sarebbero stato difficili da ottenere.
Qual è stata la tua tecnica preferita che hai utilizzato lavorando sul progetto SAKE usando la tecnologia di Tonello?
Kelly: La scoperta della funzione drill della macchina laser. Non sapevo che esistesse prima di venire qui, ed è davvero fantastico. Mi è piaciuto sperimentare con essa perché crea una base davvero testurizzata sul denim. Puoi creare pattern e riprodurre un effetto “consumato”. Il laser, per me, è stata la cosa che mi è venuta più naturale. Mi è piaciuto tanto anche l’armadio ad ozono statico, O-Zone, che ha ravvivato tutto il mio lavoro marcato al laser con meravigliosi effetti dégradé. Come se fosse stato al sole. Fighissimo!!