Alberto Lucchin
JournalOgni individuo ha esperienze e talenti diversi. Quando si fa in modo che diversi tipi di persone lavorino insieme nello stesso ambiente, è inevitabile che accada qualcosa di magico.
Il lavoro di squadra è una strategia straordinaria, indipendentemente dal tipo di reparto o dalla funzione che si svolge. Il lavoro di squadra ripaga sempre.
Alberto Lucchin, Marketing Executive di Tonello, ha scelto di condividere con tutti voi la sua esperienza, un percorso di crescita che dura da oltre sette anni.
Da quanto tempo lavori in Tonello e che ruolo ricopri?
Lavoro in Tonello da quasi sette anni. Sono stato assunto con il ruolo di grafico pubblicitario, ma con il passare del tempo l’azienda mi ha dato sempre più responsabilità e opportunità di crescita. Tutto questo, mi ha permesso così di diventare ciò che sono oggi, Marketing Executive della Tonello!
Seguo la comunicazione dell’azienda a 360°, occupandomi di tutto ciò che riguarda fiere, campagne di lancio dei prodotti, progetti con studenti e con scuole internazionali di moda, ma anche con designer e artisti. Curo i rapporti con i clienti, dando loro supporto e informazioni riguardo alle nostre tecnologie e novità del momento: è indubbiamente la parte che preferisco di più!
Raccontaci in poche parole la tua storia in Tonello
Direi che espressioni come “scoperta continua” ed “evoluzione giornaliera” riassumano perfettamente la mia esperienza in Tonello.
Il mio lavoro significa molto. I valori in cui crede l’azienda sono gli stessi in cui credo io, soprattutto per quanto riguarda la sfera della sostenibilità. Sono molto riconoscente all’azienda per aver creduto in me sin dall’inizio, offrendomi diverse opportunità di crescita.
L’evoluzione del mio ruolo all’interno della Tonello, così come tutti i “premi” che mi sono stati dati, hanno accresciuto in me il senso di autostima e fiducia nelle mie capacità.
Com’è cambiata l'azienda in questi anni?
Veramente tanto. Quando sono arrivato io, era già in fase di cambiamento grazie alla presenza di figure come Alice, la quale crede molto nella ricerca, nella creatività e nell’arte. Questi aspetti si sono concretizzati sempre di più con l’arrivo di nuove figure giovani, le stesse che hanno portato pensieri ed idee che vanno al di fuori dell’industria.
Il fatto di dedicare un’area a brand e designer è stato un passo sicuramente decisivo, così come lo sono state le collaborazioni con le scuole e con gli artisti. Ogni anno viene fatto un’ulteriore passo verso questa direzione, il che rende la Tonello un’azienda unica nel suo genere.
Com'è il rapporto con i tuoi colleghi? Il gioco di squadra è una realtà?
Con i colleghi mi sono trovato bene fin da subito, e questa è una gran fortuna! Per quanto bello possa essere il proprio lavoro, se non si ha un buon rapporto con i colleghi, si inizia la giornata con il piede sbagliato. Il rapporto è “leggero” non solo all’interno del nostro ufficio, ma anche con gli altri reparti. Si scherza, si ride, si collabora: si sta semplicemente bene! 😊
Da quando sono qui io, il gioco di squadra non è mai mancato. Che fosse stato di due persone o di dieci, mi sono sempre sentito parte di una squadra e utile all’interno di un progetto. Quando vengono assunte nuove figure giovani, cerco sempre di riservargli lo stesso trattamento facendo loro capire l’importanza della collaborazione.
Qual è stato il momento più emozionante della sua storia alla Tonello? Quale quello più difficile?
Sicuramente quello più esaltante è stato quando ho lavorato alla Denim Gallery, un progetto che ho seguito interamente da solo e che mi ha permesso di conoscere tantissime persone. Per me è stata la chiave di volta, che mi ha fatto capire in che tipo di azienda facevo parte: una realtà che ha a cuore l’arte, la creatività e che crede nei giovani talenti.
Il momento più difficile è arrivato subito dopo: gli ordini sono aumentati vertiginosamente, così come il numero delle visite e richieste di collaborazione. È stato difficile dover lavorare sulla comunicazione da solo, ma da quel momento il passaggio da semplici produttori di macchine a produttore di idee è stato decisivo.
Aneddoti particolari?
Sempre parlando di Denim Gallery, ho avuto la fortuna di seguire il progetto nel suo tour itinerante anche ai Denim Days, a New York, nel 2017. Avevamo previsto di esporre i 18 capi in fiera a mo’ di quadri, su degli eleganti pannelli di alluminio. A farla breve, il giorno del montaggio (build-up), nonché giorno prima della fiera, la cassa non è arrivata, sebbene risultasse a New York.
Ci è stato suggerito di andare al cargo di JFK, dove tutte le merci arrivavano, a fare un po’ di “Italian drama” 😁 fatto sta che in pochi minuti la cassa è saltata fuori. Ci è stata consegnata la mattina stessa della fiera, e facendo le corse siamo riusciti a completare il montaggio un secondo prima dell’apertura.
Che cosa dovrebbe fare Tonello per crescere?
Penso stia facendo il necessario per crescere, dobbiamo senz’altro proseguire per questa strada. È importante continuare ad innovare e fare ricerca, investendo in cose completamente “disruptive” come i progetti con gli artisti e designer, che permettono di elevare significativamente la percezione del brand.
Il principale punto di forza e il rischio più grande per Tonello?
Il fatto che proponiamo sempre qualcosa di concreto è il nostro punto di forza. I nostri clienti sanno bene che quando lanciamo un nuovo prodotto sul mercato, si tratta di qualcosa che si basa su uno studio preciso. Sarebbe più semplice se ci fosse più supporto da parte del nostro governo e dall’UE per lo sviluppo di certi progetti, mentre finora ci siamo sempre arrangiati con ciò che avevamo a disposizione, ovvero le nostre forze.
Recentemente Tonello ha cercato di definire i suoi valori di riferimento. Cosa ne pensi?
Non ho seguito personalmente la “messa in posa” di questi valori però, quando la mia responsabile Alice me li ha presentati e motivati, mi ci sono rispecchiato al 100% sia come persona, sia calandoli nei panni dell’azienda. Ho trovato molto bello il fatto che si fosse dedicato così tanto tempo allo studio dei valori: conoscerli e vederli per iscritto dà maggior senso al lavoro di ogni giorno. Penso che quelli definiti dalla Tonello siano obiettivi ambiziosi, dignitosi e concreti.
Che cosa significa per te la parola sostenibilità? Quale valore ti rispecchia di più?
Per me è praticamente uno standard di vita. Purtroppo in questi ultimi anni il termine “sostenibilità” è stato abusato, e a causa del suo uso improprio da parte di alcune persone ed aziende, ha perso di credibilità. Il fatto che la Tonello si impegni al massimo per ridurre emissioni e consumi, è una cosa per me significativa che mi rende fiero della realtà per cui lavoro.
Tra tutti, il valore che più mi rispecchia è quello della responsabilità (o sostenibilità, come preferite). 💚