C’è un legame profondo tra il mare e il viaggio: una tensione verso l’ignoto che attraversa miti, poesie e vite reali. Dalle rotte di Odisseo alle esplorazioni di Ambrogio Fogar, fino alle visioni di Caspar David Friedrich, Bas Jan Ader e David Horvitz, il mare incarna da sempre l’esperienza del sublime: un territorio di confine tra desiderio, scoperta e trasformazione.
Su queste onde nasce “I haven’t known the silence of the stars and of the sea”, un progetto che intreccia arte, ricerca e materia. Curato da Giorgio Cellini insieme a Daniele Coppola, Andrea Croce e Marco Strappato, con la direzione antropologica di Elena Scovazzi, il progetto esplora la navigazione e l’immaginario marino come metafore del viaggio interiore e collettivo.

Dal mare al Denim: la collaborazione con Tonello
Nel corso della residenza di ricerca promossa dall’Associazione Promotori Musei del Mare presso i Musei del Mare di Genova, gli artisti hanno indagato archivi, collezioni e memorie legate alla città e al suo rapporto con il mare.
Da questa ricerca è nata una serie di opere realizzate su teli in denim, dove il tessuto diventa superficie di narrazione e riflessione.
Per dare forma visiva a queste opere, Tonello ha contribuito al progetto realizzando le marcature laser sui teli denim all’interno del Laboratorio di Ricerca & Sviluppo di Sarcedo (VI).
Le marcature sono state eseguite con THE Laser 2.0, la più avanzata macchina di precisione laser sviluppata da Tonello, progettata per lavorazioni estremamente accurate su tessuto, rispettando l’ambiente e riducendo al minimo l’impatto energetico.
In questo modo, la tecnologia si è trasformata in strumento poetico, capace di tradurre segni, rotte e orizzonti in texture luminose e delicate, come se il mare stesso avesse lasciato la sua impronta sulla trama del denim.
Gli artisti e le opere
- Giorgio Cellini, partendo dalle storie di navigazione della propria famiglia, costruisce una narrazione che unisce memoria personale e collettiva, evocando la traversata come rito di passaggio.
- Daniele Coppola, artista e marinaio, realizza sculture ispirate ai fenomeni atmosferici e celesti.
- Andrea Croce esplora il linguaggio della moda e dello styling marinario con un intervento site-specific che riflette sull’identità visiva dei lavoratori del mare.
- Marco Strappato interpreta il mare come orizzonte performativo, indagando la sua rappresentazione nell’arte contemporanea.
Accanto alle loro opere, i disegni del Maestro Emanuele Luzzati, tratti dalla serie La vecchia Genova, raccontano la città nel dopoguerra, restituendo il legame profondo tra mare e comunità.
Un titolo, una tensione poetica
Il titolo del progetto prende ispirazione da un verso di Edgar Lee Masters, “I haven’t known the silence of the stars and of the sea”, reinterpretato da Giorgio Cellini come celebrazione della mancanza non come vuoto, ma come spazio di possibilità.
È proprio in questa assenza che nasce il movimento, la ricerca, la creazione: la stessa energia che guida l’artista, l’esploratore e chiunque si spinga oltre i propri confini.
Il progetto fa parte di “I miei musei sono i negozi”, un percorso espositivo itinerante ideato da Giorgio Cellini che porta l’arte in luoghi non convenzionali – tra cui la Storica Bottega Lucarda di Genova, attiva da oltre un secolo nella produzione di abbigliamento per portuali e marinai.
Qui, l’arte incontra la quotidianità, e il denim diventa testimone di un viaggio condiviso, tra mare, memoria e futuro.









