Roberto Scandian
JournalDialogo, collaborazione, valori condivisi, senso di appartenenza ad un team: concetti importanti che definiscono ciò che intendiamo quando parliamo di “lavoro” e che ci definiscono come azienda.
Il rispetto per l’individuo, la valorizzazione della persona, delle sue motivazioni, delle sue capacità professionali e delle sue passioni sono alla base del nostro successo come azienda. Loro, in tutta la nostra area e nel mondo, costituiscono la nostra comunità.
In questa puntata di #MadeByPeople incontreremo Roberto Scandian, Prototype Maker e R&D di Tonello.
Da quanto tempo lavori in Tonello e che ruolo ricopri?
Sicuramente rientro nel gruppo dei dipendenti fidelizzati: infatti, lavoro in Tonello da ben 38 anni! Il mio ruolo attualmente è quello di “tuttofare” (nel senso positivo della parola). Mi occupo di vari progetti svolgendo attività di riparazione, manutenzione, costruzione prototipi e attrezzature varie. Le differenti sfaccettature del mio ruolo, mi permettono di collaborare in modo diretto con tutti i reparti.
Raccontaci in poche parole la tua storia in Tonello
Inizialmente è stato un po’ come camminare nel buio, dovetti lottare con la mia famiglia per rimanere qui. I miei genitori mi avevano trovato lavoro in un’altra azienda, proposta che io non presi minimamente in considerazione. Sono felice della scelta che ho fatto perché in Tonello ho avuto la possibilità di crescere ed imparare molte cose, acquisendo competenze diverse.
Cosa significa per te il tuo lavoro?
Il lavoro è la terza cosa più importante della vita: la prima è la salute, la seconda è la famiglia. Mi piace pensare che se la Tonello è diventata il punto di riferimento nel panorama tessile del trattamento in capo, è anche un po’ merito mio. Ho sempre cercato di dare il massimo, anche più di quello che mi veniva richiesto.
E l'azienda Tonello? Cosa è cambiato in questi anni?
Di sicuro c’è stata un’importante evoluzione. Quando sono arrivato qui, l’età media era di 20/25 anni. Era una semplicissima carpenteria, si facevano in media 3 macchine all’anno e c’era poca organizzazione. La realtà di adesso è completamente diversa: siamo strutturati, abbiamo un’impostazione precisa e ordinata, e si lavora per obiettivi.
Com'è il rapporto con i tuoi colleghi?
Va da eccellente a discreto. Spero che anche gli altri la pensino così di me, sebbene io sia al corrente di avere un brutto carattere!
Qual è stato il momento più emozionante della sua storia alla Tonello? Quale quello più difficile?
Il più esaltante è stato quando mi hanno riconosciuto il fatto di avere delle peculiarità vincenti rispetto a tante altri. Il momento più buio è stato quando è venuto a mancare un componente della famiglia Tonello. È ancora una ferita aperta, per tutti.
Aneddoti particolari?
Episodio uno: correva l’anno 1982. Avevo appena finito di preparare una macchina da tintura per la spedizione, ma quando arrivò il camion per caricarla e consegnarla in tintoria, scoprimmo che la macchina era più grande del portone. Per farla uscire, fummo costretti ad abbattere un pezzo di muro del capannone!
Episodio due: 1990 ad oggi. Spiegai ad un collega di come fosse possibile distinguere il ferro dall’acciaio, semplicemente annusandolo! La cosa più divertente sta nel fatto che questa persona ci crede tuttora!
Il principale punto di forza e il rischio più grande per Tonello
Il pericolo sta nel non avere il coraggio di rischiare di più. Al giorno d’oggi se ci si ferma si è perduti, c’è troppa concorrenza là fuori!
Al contrario, il punto di forza della Tonello risiede sia nelle persone che nel Centro Ricerche, cuore pulsante dell’azienda.
Recentemente Tonello ha cercato di definire i suoi valori di riferimento. Ad esempio, che cosa significa per te la parola sostenibilità?
Sostenibilità è una gran bella parola, ma purtroppo ultimamente è diventata una moda. È facile dirlo, ma la realtà è che sono veramente poche le persone e le aziende che possono permettersi di definirsi tali. Dietro questo termine si celano molti interessi e tanto business ma fortunatamente faccio parte di un’azienda che ha sempre creduto in questo valore, e sul quale ha investito molto sia in termini di tempo che di denaro.
Tra i diversi valori, qual è quello che ti coinvolge di più?
Passione. Amo il mio lavoro e credo in quello che faccio: il fatto che io sia qui da 38 anni ne è la dimostrazione.